Se n’è andato di sabato sera, in prima serata, l’orario che ha segnato tutta la sua vita. Pippo Baudo ci lascia, e con lui se ne va un pezzo enorme della nostra storia, della televisione e della musica italiana.
Per oltre sessant’anni ha incarnato il volto e l’anima della tv italiana, trasformando ogni programma in un appuntamento imperdibile. Non era solo un conduttore: era un pioniere, un visionario, capace di dare voce a nuove sonorità e nuovi volti. Sul palco del Festival di Sanremo ha scritto pagine memorabili, ma la sua vera forza era scoprire i talenti, riconoscerli prima che lo fossero e dar loro il coraggio di spiccare il volo. Il suo motto, “l’ho inventato io”, era la sua bandiera: ironica, affettuosa, ma incredibilmente vera.
Il sabato sera era il suo regno. Sul palco, ogni applauso, ogni sguardo e persino ogni silenzio diventava parte dello spettacolo che lui orchestrava con maestria, trasformando ogni momento in una piccola leggenda della televisione.
Tanti artisti che hanno segnato la musica italiana devono a lui il loro debutto: Laura Pausini, Eros Ramazzotti, Andrea Bocelli, Giorgia, Gigi D’Alessio, Anna Tatangelo, Fabrizio Moro, Raf, Umberto Tozzi, Gianna Nannini, Elisa, Nek. Molti di quelli che hanno indossato la maglia della Nazionale Cantanti sono passati dal suo sguardo attento e dal suo incoraggiamento, diventando nomi capaci di riempire stadi e arene.
E così, quasi per destino, la sua ultima uscita di scena è arrivata proprio in quella fascia oraria che gli apparteneva, come se avesse voluto annunciare per l’ultima volta: “Signore e signori, si comincia”.

Il sipario della vita si è chiuso, ma lo spettacolo di Pippo Baudo continua altrove, in un altro tempo e in uno spazio… dove le sue luci brilleranno per sempre.