La scomparsa di Pamela Spahiu, a soli 18 anni, lascia un vuoto che difficilmente potrà essere colmato. La sua storia, il suo sorriso e la sua forza sono stati un esempio di come la vita, anche nei suoi momenti più difficili, possa essere affrontata con dignità e speranza. Partita da Durazzo con il sogno di guarire e diventare medico per aiutare chi soffre, Pamela è riuscita a lasciare un segno profondo in tutti noi, nonostante il destino le abbia concesso troppo poco tempo.
Pamela era diventata il simbolo della Partita del Cuore, l’evento benefico organizzato il 16 luglio dello scorso anno dalla Nazionale Cantanti a L’Aquila per sostenere i reparti pediatrici dell’ospedale San Salvatore e del Bambino Gesù. La sua storia aveva toccato il cuore di tutti: la sua presenza e la sua forza avevano dato un significato ancora più profondo a quell’iniziativa, rendendola un simbolo di resilienza e amore. Oggi, di fronte alla sua prematura scomparsa, la Nazionale Cantanti esprime il proprio cordoglio e si stringe con affetto alla famiglia di Pamela, onorando il ricordo di una ragazza che ha saputo insegnare il valore della speranza. Arrivata in Italia a soli 14 anni, dopo la diagnosi di un tumore che in Albania non avrebbe potuto curare, Pamela aveva trovato a Roma una nuova casa, accolta dall’ospedale pediatrico e dalla casa Il Gelsomino, dove viveva con la madre Nervenica. Nonostante le difficoltà di vivere lontano dalla sua terra, Pamela non si era mai arresa: aveva imparato l’italiano, si era iscritta al liceo Virgilio e studiava con passione, anche durante i ricoveri, grazie alle lezioni a distanza. Non voleva che la malattia le impedisse di costruire il futuro che sognava. Ma il tumore è tornato, più aggressivo, e quando le cure non sono più state efficaci, Pamela ha espresso il desiderio di tornare nella sua Albania. Voleva trascorrere gli ultimi giorni circondata dall’amore della sua famiglia e riposare per sempre nella terra che l’aveva vista nascere. La sua morte ha scosso profondamente tutti coloro che l’hanno conosciuta e amata. Il liceo Virgilio, dove Pamela frequentava il quarto anno, ha voluto ricordarla con parole piene di affetto: «La comunità scolastica esprime vicinanza e solidarietà alla famiglia in questo momento di grande tristezza», si legge sul sito della scuola. «Ha lottato fino alla fine – ha aggiunto la preside Isabella Palagi – La sua scomparsa è stata un vero dolore per tutti noi».
La Nazionale Cantanti, che ha avuto il privilegio di camminare al suo fianco nel percorso della Partita del Cuore, si unisce a questo dolore, portando con sé il ricordo di una ragazza che ha saputo trasformare la sua sofferenza in un messaggio di speranza per gli altri.
Pamela ci lascia un’eredità che va oltre il tempo: il suo esempio di resilienza e il suo desiderio di aiutare gli altri saranno sempre un faro per chi crede nella forza della solidarietà. Anche se il destino le ha negato il futuro che sognava, il suo coraggio resterà per sempre impresso nei cuori di chi l’ha conosciuta.
Non diremo “addio”, Pamela, perché il tuo ricordo continuerà a vivere.
In ogni gesto di amore e in ogni battito di solidarietà, ci sarà sempre un po’ di te.
(Foto copertina – Sir)