Sono moltissimi i messaggi di cordoglio e di vicinanza espressi alla famiglia di Gianni Minà, giornalista che ci ha lasciato lo scorso 27 marzo all’età di 84 anni. Memorabili le sue interviste, le sue inchieste, i suoi documentari e il suo costante impegno in favore dell’informazione.

«RIP uomo e giornalista straordinario, sei stato un caro amico e un nostro grande sostenitore»: con queste parole Gian Luca Pecchini, Dg della Nazionale Italiano Cantanti, ha ricordato Minà, ringraziandolo per lo spazio che ha sempre riservato all’associazione sin dalla sua nascita.

Era il 7 marzo del 1943, infatti, quando Gianni ospitò nello studio della sua trasmissione “Blitz”, divenuta poi un cult, il fondatore e allora capitano Mogol, lo stesso Gian Luca Pecchini, Gianni Morandi, Riccardo Fogli e Pupo, insieme ad altri rappresentanti di quella prima formazione, per parlare degli ambiziosi progetti della Nic.

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Gianni Minà è stato uno dei più grandi giornalisti italiani, in oltre sessant’anni di carriera ha incontrato politici, sportivi e personaggi del mondo dello spettacolo, segnando un’epoca attraverso domande pertinenti e mirate, oltre che con la sua ardente e contagiosa curiosità.